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11 ottobre 2009

Serate a tema.....Il crudo di mare....

Vi ricordo che il 15 e il 16 ottobre saranno 2 serate all'insegna del pesce crudo!!!
Per info e prenotazioni:
0577-926701,
nel caso troviate la segreteria telefonica lasciate un messaggio vi contatteremo al nostro arrivo!!!
Vi ricordiamo inoltre,che siamo aperti tutti i giorni,escluso il lunedi e il venerdì a pranzo!!!
Vi aspettiamo
Cinzia e Simone

Vi informiamo:

IMPORTANTISSIMO:
Sapevate che:
L’anisakis, che in Giappone ogni anno provoca migliaia di patologie, muore sopra i 65 gradi o sotto i meno 20 (per ventiquattr’ore). Senza questi accorgimenti – nemmeno la tradizionale marinatura con limone o aceto è sufficiente – si corre il rischio di ingerirlo vivo: il verme può annidarsi nelle pareti di stomaco e intestino, creando accidenti anche serissimi. Così, nelle cucine dei ristoranti è stato creato lo spazio per l’abbattitore, un congelatore che abbatte in tempi rapidissimi la temperatura del pesce, uccidendo il parassita.
Chi non usa questa pratica, ignorante o mascalzone che sia, mette a repentaglio la nostra salute. Si fa, ma non si dice: quanti clienti sceglierebbero un crudo di mare con la scritta in menù “pesce abbattuto”?
Peggio ancora per chi, affascinato dall’idea di regalarsi una cenetta a base di pesce crudo, va a comprarlo in pescheria. Certo, i controlli sanitari selezionano in maniera severa gli arrivi sui mercati all’ingrosso. Ma il rischio è reale, se il virologo barese Giorgio Chiriacò ha visto in questi anni aumentare i casi di anisakidiosi in maniera esponenziale, «e per questo è necessario informare correttamente, pur senza spaventare i consumatori».

Il pesce comprato in pescheria per essere tradotto in carpacci e insalate, è sicuramente fresco, ma non “abbattuto“. Per essere tranquilli, dovremmo lasciarlo in freezer un paio di giorni, prima di mangiarlo. Ma nessuno lo dice. Al contrario, pensiamo che solo il pesce davvero freschissimo sia garanzia di salubrità.
Articolo copiato da qui:
(http://cucina.temi.kataweb.it/2007/04/26/non-solo-sushi/)


Una circolare del ministero di sanità del 1992, ancora in vigore, obbliga chi somministra pesce crudo o in salamoia (il limone e l'aceto non hanno alcun effetto sul parassita) ad utilizzare pesce congelato o a sottoporre a congelamento preventivo il pesce fresco da somministrare crudo. Infatti l'anisakis e le sue larve muoiono se sottoposti a 60 gradi di temperatura, oppure dopo 96 ore a -15° C, 60 ore a -20° C, 12 ore a –30° C, 9 ore a -40° C.
I pericoli maggiori provengono dai ristoranti e dal consumo casalingo. Purtroppo non tutti i ristoranti seguono queste indicazioni, poiché i casi sono in aumento e la causa è spesso da imputare ad alici marinate, evidentemente non sottoposte a congelamento preventivo.
Per evitare contaminazioni, consigliamo di seguire questi semplici consigli:

1) evitare il consumo di pesce crudo in ristoranti cinesi "travestiti" da giapponesi, che stanno proliferando in questi anni, a tal proposito consiglio di leggere questo articolo di Panorama;
2) evitare il consumo di alici marinate, se non preventivamente congelate (chiedere al gestore del ristorante);
3) nel consumo casalingo di pesce crudo, acquistarlo fresco e congelarlo per almeno 4-5 giorni nel congelatore a -18 gradi. Il pesce prontamente eviscerato (come il salmone di allevamento) è più sicuro di quello venduto con le viscere;
4) prestare particolare attenzione alle specie a rischio, come lo sgombro, le sardine, il tonno e il pesce azzurro in genere.

(http://www.cibo360.it/alimentazione/cibi/pesce/pesce_crudo.htm)

Queste 2 pubblicazione per informarvi che ovviamente al pesce che mangerete crudo,è stata applicata la procedura prevista dalla legge!!!

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