Visto che una delle nostre specialità è proprio il pesce crudo,ci tengo ad informare i miei clienti e anche i non!!!
Nel caso del pesce crudo, l'Associazione Nazionale delle Aziende Ittiche ha segnalato una crescita della presenza del parassita Anisakis in numerose specie ittiche ed ha quindi messo in guardia i consumatori su questo rischio.
Sulla base della normativa in vigore sino al 31 dicembre 2005, tutte le partite di pesce destinate al consumo umano dovevano essere ispezionate dai medici veterinari per verificare la presenza di parassiti. Il controllo veniva effettuato a campione su un numero significativo di pesci.
Dal 1° gennaio 2006 tali controlli sono stati delegati agli operatori commerciali chiamati a verificare nell’ambito dei propri programmi di autocontrollo la presenza di parassiti.
Nel caso venga riscontrata la presenza di larve di Anisakis, la partita deve essere esclusa dal consumo umano e sottoposta a successive valutazioni per l’invio alla distruzione o a trattamenti in grado di rendere sicuro il prodotto.
Trattandosi di un controllo a campione e dell'’esigenza di conciliare, da parte dei produttori, le esigenze commerciali con quelle sanitarie, è possibile che possa esserci un incremento di partite con soggetti infestati presenti sul mercato.
A casa, il consumatore deve conoscere ed adottare alcune semplici precauzioni con cui garantire la sicurezza del pesce che desidera consumare crudo:
- eviscerare prontamente il pesce acquistato, nel caso di specie che per caratteristiche intrinseche vengono venduti ancora con il pacchetto intestinale (es. acciughe, triglie), lavarlo accuratamente e conservarlo in frigorifero per garantirne comunque una conservazione ottimale;
- Controllare che non ci siano parassiti quando si pulisce il pesce: i parassiti sono più facilmente evidenziabili mantenendo il pesce per mezz’ora a temperatura ambiente;
- Se si desidera preparare piatti a base di pesce crudo o poco cotto (es. acciughe marinate o sushi) è necessario congelarlo per almeno 24 ore prima di prepararlo in quanto né il limone né l’aceto impiegati per la marinatura sono in grado di inattivare la larva.
Questo è quello che dovete fare per poter gustare a casa vostra del pesce crudo!!
E al ristorante?
I cuochi dei ristoranti sono tenuti ad adottare le buone pratiche igieniche per evitare questo tipo di rischio.
Inoltre in Italia è comunque in vigore un ordinanza del 1992 (in quel periodo furono ritrovate molte larve di Anisakis in alici, sardine, merluzzi, triglie, sgombri e pesci sciabola) che vieta a ristoranti e punti di ristorazione collettiva di servire pesce crudo, marinato o affumicato a freddo a meno che non sia stato precedentemente congelato (-20°C) per almeno 24 ore (Ordinanza Ministeriale del 12/05/1992 Misure urgenti per la prevenzione delle parassitosi da Anisakis).
se preparando il pesce a casa trovo Anisakis??vi dò alcune semplici indicazioni!!
Non è necessario allarmarsi.
Anisakis nella maggior parte dei casi si trova solo nella cavità celomatica del pesce (quando si pulisce il pesce fresco la larva, seppur nella maggior parte dei casi molto sottile, è visibile ad una esame accurato nei visceri). In molti casi è quindi sufficiente pulirlo bene eliminando completamente le interiora e lavarlo. La cottura è in grado di uccidere le larve eventualmente presenti nelle carni.
E’ possibile consumarlo anche crudo con le massime garanzie di sicurezza, congelandolo per almeno 24.
Nel caso in cui si ritenga di non consumare il prodotto sarà possibile restituirlo al venditore chiedendone il rimborso o la sostituzione oppure consegnarlo ai servizi veterinari delle ASL unitamente allo scontrino di acquisto.
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